sabato 6 gennaio 2018

SURFABLOG.COM INTERVISTA L'EX CAMPIONE DI HOCKEY SUL GHIACCIO HAKAN LOOB

Durante l’evento di presentazione dei Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang 2018 organizzato da Eurosport, ho avuto il piacere di intervistare il CEO Peter Hutton (per saperne di più clicca qui), il campione di sci alpino Bode Miller (per saperne di più clicca qui) ed altri dei talent presenti. Oggi vi parlo di Hakan Loob, dirigente sportivo ed ex hockeista sul ghiaccio svedese, che giocava nel ruolo di ala destra. Loob ha militato nei Calgary Flames in NHL, dove ha vinto la Stanley Cup nel 1989. Un altro suo grande successo è stata la vittoria alle Olimpiadi di Lillehammer nel 1994. Infine nel 1987 e nel 1991, sempre con la Svezia, ha vinto il Campionato mondiale IIHF. Vai su “Continua a Leggere” per la sua intervista.


Com’è nata la tua passione per l’hockey sul ghiaccio?
“Quando ero piccolo mi piaceva giocarci molto per divertimento e non per competizione. In Svezia è sempre stato un sport molto praticato, e quando accendevo la tv mi entusiasmava vedere quelli più grandi sfrecciare sul ghiaccio, scartare gli avversari e fare goal”.

E’ stato il tuo primo sport?
“Sì, ma ce n'erano altri 5-6 che mi piacevano particolarmente. Giocavo a tennis e a ping pong. Gli sport di squadra però mi hanno sempre appassionato di più”.

Che ricordi hai della vittoria della Stanley Cup?
“E’ stato incredibile. Sicuramente uno dei maggiori successi della mia carriera, insieme alle Olimpiadi nel ’94. La squadra dei Calgary Flames era stata costruita per vincere dopo 5-6 anni di migliorie. Le stagioni negli States erano davvero intense, infatti giocavamo circa 150 partite l’anno”.

Qual è la differenza tra l’hockey europeo e quello statunitense?
“In NHL ci giocano i migliori giocatori del mondo, quindi il livello è molto molto alto. Inoltre giocando in un campo più piccolo, le partite sono più intense e fisiche. Anche in Europa le skills sono elevate, e ci sono 5-6 leghe molto forti che sfornano atleti che poi finiscono in NHL. Lì però il gioco è molto più duro”.

Se devi scegliere il tuo più grande successo, sceglieresti la Stanley Cup o la medaglia d’oro olimpica?
“Certamente la Stanley Cup!”

Anche se si può vincere ogni anno a differenza delle Olimpiadi che sono ogni 4 anni?
“Questa è una bella domanda! Effettivamente i Giochi Olimpici si possono giocare o vincere una volta nella vita, e quando abbiamo vinto è stato pazzesco in Svezia. A livello individuale però la Stanley per me resta il traguardo più grande”.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
“Farò il commentatore delle partite di hockey a PyeongChang 2018 per Eurosport".

Ringrazio Hakan per la disponibilità, Nadia di OPRG per aver organizzato l’intervista ed Eurosport per l’invito.
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