sabato 10 settembre 2016

SURFABLOG.COM INTERVISTA IVAN PERISIC: “PIU’ E’ GRANDE IL SOGNO, PIU’ BISOGNA ALLENARSI”

Venerdì pomeriggio Nike ha organizzato un incontro presso il punto vendita Calcioshop di Milano con i giocatori di Inter e Milan: Ivan Perisic e Alessio Romagnoli. I giocatori hanno incontrato un gruppo di giovani calciatori per discutere dell’importanza dell’allenamento e della preparazione fisica per un atleta. Eccovi oggi la prima delle due interviste realizzata al centrocampista dell’FC Inter: Ivan Perisic.


Ciao Ivan, essendo il tema di oggi il “training”, per prima cosa, come sono cambiati gli allenamenti da quando giocavi in Germania ad oggi che sei in Italia?
“Questa è una buona domanda! In Germania il calcio è diverso rispetto a qui. Lì è tutto più rapido, mentre in Italia ci si concentra molto sulla tattica e sulla difesa. Anche il clima è totalmente diverso, e questo influisce sul gioco. Sono due modi diversi di concepire il calcio e a me piacciono entrambi, quindi sono contento di aver avuto un’esperienza in Germania ed ora anche qui da voi. Le cose che ho imparato lì, mi sono servite in Italia”.

Quante ore di allenamento fai al giorno?
“Dipende molto dal numero di partite che dobbiamo affrontare durante la settimana. Quando c’è lo spazio tra una domenica e l’altra, faccio circa un paio d’ore d’allenamento al giorno. In più se posso mi piace anche allenarmi singolarmente, quindi in media dalle 2 alle 4 ore quotidianamente”.

Quindi ti alleni anche dopo l’allenamento?
“Oltre all’allenamento con la squadra, faccio esercizi per prepararmi o anche dopo faccio delle sessioni singolari”.

Ti alleni di più con o senza il pallone?
“A nessuno piace correre, e chiunque preferisce giocare con il pallone, ma la corsa fa parte del gioco, quindi se vuoi essere al top devi correre, e tanto”.

Quanto conta l’aspetto mentale nel calcio moderno?
“L’aspetto mentale conta tantissimo, perché gli avversari possono superarti anche in quello. Fisicamente devi essere dominante, ma mentalmente bisogna essere sempre concentrati per dare il massimo”.

Hai seguito un programma d’allenamento anche nella pausa estiva dopo la nazionale?
“L’estate è volata, vista l’esperienza agli Europei. Non ho avuto molto tempo per riposare, infatti solitamente ci si ferma due o tre settimane, mentre io ho scelto di fare solo una settimana di pausa, per rimanere in forma e riprendere gli allenamenti”.

Trovi differenze tra la preparazione per una partita con la nazionale ed una con il club?
“Ovviamente con il club c’è molto più tempo per allenarsi e per fare gruppo. Con la nazionale al massimo si possono fare due partite al mese, e per un allenatore è molto complicato tenere il gruppo compatto. Quindi è più semplice preparare una partita con il club”.

Qual è la tua posizione preferita in campo?
“Preferisco giocare a sinistra, ma faccio quello che mi chiede il mister”.

In questo blog parlo di musica, quindi ti chiedo se ascolti musica mentre ti alleni e se sì cosa?
“Certo, ascolto sia musica croata che Rap e R&B americano. Seguo tutte le nuove uscite”.

Tu eri già famoso prima di giocare in Italia, ma dopo gli Europei sei letteralmente esploso. Com’è cambiata la tua vita dopo questo periodo?
“Non è cambiata molto, anche perché resto con i piedi per terra. Abbiamo fatto un buon Europeo, ma non abbiamo fatto niente di speciale, avendo perso contro il Portogallo. Sono sicuro che però faremo di meglio in Russia al Mondiale".

Cosa consigli puoi dare ai ragazzi?
“Più è grande il sogno e più bisogna allenarsi per raggiungerlo. Purtroppo non sempre ci si riesce. Conta tanto la fortuna”.

Ringrazio Elisa e Nike Football per l’invito. Ivan Perisic per la sua disponibilità. Alberto Feltrin per la prima e Cristiano Ferreira per la seconda foto del post.
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